Hai mai sentito parlare di ” OVERTRAINING “?

 Il sovrallenamento o overtraining syndrome (OTS) generalmente interessa atleti di medio ed alto livello, ma può verificarsi anche in atleti non agonisti. 

 È una condizione fisica, comportamentale ed emotiva che si verifica quando il volume, l’intensità e la frequenza dell’esercizio fisico di un individuo superano la sua capacità di recupero.

 Diverso è l’overreaching o sovraffaticamento. Indica un decremento della prestazione a breve termine, il quale però viene facilmente recuperato in un periodo di tempo generalmente breve, da pochi giorni a due settimane.

 Se l’overreaching è un evento pianificato e il recupero è sufficiente, ciò risulta in un adattamento positivo e un miglioramento della prestazione; se invece non viene gestito, viene ripetuto, o se viene interpretato come una necessità di intervenire aumentando l’intensità o il volume, degenererà in OTS.

 #PREVENZIONE

 Prima di esporre cause e sintomi dell’overtraining, vediamo cosa possiamo fare per prevenirlo!

 Per evitare il sopraggiungere dell’OTS, bisognerebbe:

 1) scegliere volumi di allenamento adeguati;

2) saper gestire il recupero tra un allenamento e l’altro;

3) nutrirsi adeguatamente;

4) avere un buon ritmo sonno/veglia;

5) tenere sotto controllo i valori ematici e i parametri metabolici;

6) avere un atteggiamento positivo e saper gestire l’ansia da prestazione.

 

#CAUSE

Le cause potenzialmente responsabili potrebbero essere:

  • stimolo allenante eccessivo;
  • standardizzazione dell’allenamento;
  • carenza di sonno;
  • deficit nutrizionali provocati da uno stile alimentare disorganizzato o insufficiente;
  • complicazioni di natura psicologica o emotiva: problemi relazionali, familiari, sociali e lavorativi.

 

COME FACCIO A CAPIRE SE SONO IN OVER?

 È essenziale saper riconoscerne i sintomi. Questi sono:

  • affaticamento eccessivo e ingiustificato;
  • tachicardia a riposo;
  • alterazioni psicologiche e comportamentali: apatia, insonnia, irritabilità, depressione;
  • amenorrea nelle donne;
  • riduzione dell’appetito, con aumento del desiderio di cibi dolci e calo di peso corporeo;
  • abbassamento delle difese immunitarie e suscettibilità alle infezioni;
  • alterazioni ormonali;
  • dolori cronici ai muscoli, ai tendini, alle articolazioni e incremento dell’incidenza di infortunio.

 

IN CONCLUSIONE…

 L’aumento della prestazione atletica si ottiene attraverso lo stimolo allenante; ciò nonostante, il corpo e la mente progrediscono e si adattano in maniera ottimale con il giusto riposo e ad una corretta alimentazione.

Gestendo gli allenamenti in maniera errata, questo stimolo può risultare vano o svantaggioso, fino al manifestarsi della sindrome da overtraining.

 Le sessioni di allenamento dovrebbero sempre essere programmate e “cucite” sulla persona prevedendo adeguati periodi di recupero nei quali il corpo abbia tempo di riequilibrarsi dopo essere stato sottoposto a sollecitazioni stressanti.

 L’OTS è una situazione quasi sempre reversibile; d’altro canto, spesso pregiudica il raggiungimento dell’obbiettivo agonistico e talvolta risulta predisponente a patologie o infortuni.

Affidate in qualunque momento la vostra salute a specialisti del settore e di assecondare, ascoltare, sempre il proprio corpo.

Dott.ssa Francesca Vespasiano

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