Alimentazione e Patologie Autoimmuni pt.2

Alimentazione e Patologie Autoimmuni pt.2

 

Nel precedente articolo ci siamo lasciati con una domanda:

Può l’alimentazione influenzare, in qualche modo, sviluppo,  decorso e severità della patologia autoimmune?

I numerosi studi a riguardo pongono l’accento su 4 fondamentali elementi:

  • Il ruolo centrale dell’intestino, e quindi l’estrema importanza del suo corretto funzionamento, visto che è responsabile della produzione di circa il 70% del nostro sistema immunitario.
  • Il ruolo fondamentale dell’alimentazione nel prevenire le condizioni metaboliche che aumentano il rischio di contrarre patologie o che amplificano l’effetto nefasto della patologia stessa (obesità, sindrome metabolica, infiammazione, diabete, tabagismo…)
  • L’importanza di scegliere alimenti freschi, non trattati (quindi senza residui di antibiotici e fitofarmaci) e con fonti proteiche non di allevamento intensivo (perché sono più ricchi di zinco, ferro, colesterolo e vitamine liposolubili).

E’ fondamentale  eliminare quanto più possibile dalla dieta cibi industriali, perché questi ultimi sono troppo ricchi di grassi e di zuccheri.

Tutti elementi che “CONFONDONO” il sistema immunitario!

  • L’importanza di VITAMINA C, D e A come supporto ai meccanismi implicati nell’azione difensiva, sia iniziale che avanzata .

COSA C’ENTRA L’INTESTINO…

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 HAI MAI SENTITO PARLARE DI LEAKY GUT?

Il nostro intestino si trova spesso in condizioni di PERMEABILITA’,

favorendo l’immettersi nel torrente circolatorio di una serie di tossine, antigeni e batteri, che normalmente vengono eliminati.

Questa condizione è nota con il nome di LEAKY GUT.

Si riscontra in numerose patologie autoimmuni e si manifesta generalmente con sintomi quali:  alvo alterno, gonfiore intestinale, cattiva digestione, allergie e dolori osteoarticolari.

 

La permeabilità intestinale può essere indotta da dieta quando:

 

  • È carente la VITAMINA D, che ha un’azione protettiva sulla barriera mucosale.
  • Sono presenti poche FIBRE, per cui non si da nutrimento ai batteri protettori del MUCO INTESTINALE.
  • La dieta è troppo ricca di grassi saturi che portano a un cambiamento della flora batterica, aumentando la permeabilità e privando l’intestino di alcune proteine che formano la barriera intestinale.
  • La dieta è troppo ricca di Glutine, argomento, questo, dibattuto e controverso.

Persone geneticamente predisposte ad un’intolleranza al glutine, infatti, potrebbero veder peggiorata una permeabilità intestinale già compromessa, inoltre alcuni peptidi derivati dal GLUTINE  riescono a  passare attraverso la membrana intestinale, scatenando fenomeni infiammatori.

  • Troppe SOSTANZE  GLICATE nella dieta, macromolecole dannose che si formano quando proteine e grassi si combinano con gli zuccheri del sangue, pregiudicando il funzionamento di biomolecole importanti per la salute cellulare.

Le sostanze glicate sono frutto di un eccesso di zuccheri, diete ipercaloriche, metodi di cottura sbagliati ed utilizzo di temperature elevate, tutte caratteristiche dei cibi industriali, o conseguenze di stili di vita dannosi.

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RIASSUMENDO:

  • Che ruolo ha l’alimentazione nella gestione della patologia autoimmune?

L’alimentazione può essere un fattore slatentizzante, e può sicuramente aiutare a correggere i sintomi permettendone la regressione.

In che modo l’alimentazione può fare questo?

  • Riducendo l’infiammazione legata alla patologia
  • sostenendo il sistema immunitario
  • sostenendo la mucosa intestinale

Un professionista della nutrizione sa, però, che tutte queste informazioni vanno contestualizzate, e che in ogni singola storia è prioritario individuare i punti deboli della catena e rafforzarli trovando il giusto equilibrio di tutte le componenti…

Dott.ssa Simona Piccoli – Biologa Nutrizionista, Dietcoach

 

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Cefalea Tensiva, Emicrania e Alimentazione

Cefalea Tensiva, Emicrania e Alimentazione

La cefalea tensiva e l’emicrania sono condizioni neurologiche complesse e multifattoriali a cui contribuiscono numerosi fattori: predisposizione genetica, stile di vita, suscettibilità individuale, e tutta una serie di fattori BIO-PSICO-SOCIALI

 

Alla base dei sintomi e segni di un attacco di cefalea tensiva o emicrania, tuttavia, c’è sempre un’infiammazione di specifici neuroni del sistema nervoso, per cui è estremamente utile orientarsi verso un regime nutrizionale che lavori proprio sull’INFIAMMAZIONE, e che prevede, nello specifico:

  1. riduzione graduale ma veloce o eliminazione immediata di zuccheri, dolci, bevande gassate, insaccati, carboidrati industriali o raffinati, carni rosse, cibi con glutine e glutammato di sodio, alcool, grassi idrogenati e trans, latticini e derivati;
  2. consumo pieno di verdure, fibre e legumi;
  3. bilancio corretto tra grassi omega 3/omega 6, quindi riduzione di olii di semi ed aumento di consumo di frutta secca, pesce e vegetali ricchi in omega 3;
  4. Consumo di OLIO DI OLIVA, eliminazione di margarina, riduzione di burro ed altri condimenti

 

I CIBI TRIGGER

 Il quadro nutrizionale è arricchito dalla presenza di cibi TRIGGER dell’attacco cefalgico che andranno evitati:

 1.Glutammato monosodico: zuppe pronte, dadi o brodi granulari, Proteine animali e vegetali idrolizzate, Estratti o idrolizzati di piante proteiche (soia, piselli), Sodio caseinato; Calcio caseinato; Estratto di Lievito; Avena idrolizzata. In generale la maggior parte degli insaporitori e dei cibi in vendita già pronti/precotti/insaporiti/conditi ecc…

 2.Cibi con caffeina: caffè, cioccolato, coca cola (in alcuni pazienti il caffè è benefico)

 3.Cibi contenenti TIRAMINA: formaggio, vino rosso, carni processate, salumi

 4.Cibi con conservanti come il Nitrato di Sodio: Salumi, insaccati, carne in scatola, wurstel

 5.Aspartame contenuto nelle bevande light ed in tanti prodotti «sugar free»

 

 Un quadro più complicato:

LE CONDIZIONI TRIGGER

 Esistono ovviamente delle condizioni specifiche di ciascun individuo da tenere in considerazione e da investigare, perché la buona riuscita della dietoterapia dipende anche dal trattamento del substrato etiopatogenetico.

 Aspetti, pertanto, che vanno ATTENTAMENTE VALUTATI in pazienti con attacchi cefalgici sono:

 1.Carenze Vitaminiche: (B2, B6, B9, B12), Vitamina C, Vitamina E

 2.Carenze di minerali: Magnesio, Calcio, Ferro

 3.Disidratazione

 4.Presenza di Allergie (nichel o alimenti)

 5.GlutenSensitivity(escludere prima una celiachia)

 6.Anomalie del microbiota

 7.Ipoglicemie reattive

 8.Fluttuazioni pressorie

 9.Deprivazione di sonno

 10.Stress cronico

 

 La sindrome metabolica, per esempio, è presente nel 21,8% dei pazienti che hanno emicrania con aura e nel 16,8% degli altri ed è correlata allo sviluppo di forme croniche di emicrania.

 

Ormai sono numerosissimi gli studi che dimostrano quanto:

  • migliorare il peso
  • controllare fluttuazioni pressorie
  • controllare i parametri di rischio CV

 conduca a:

  • riduzione dell’infiammazione sistemica
  • riduzione dell’emicrania.

 

 Ma non finisce qui…

 Sempre più studi suggeriscono che l’emicrania potrebbe essere -almeno parzialmente -una sindrome da deficit energetico cerebrale e che l‘ attacco acuto sia una risposta all’aumento dello stress ossidativo e/o all’ipometabolismo cerebrale.

 

Cosa significa tutto questo?

Significa che approcci terapeutici mirati alla modulazione del metabolismo cerebrale troverebbero una giustificazione al loro utilizzo.

 

 La DIETA CHETOGENICA

Hai mai sentito parlare della DIETA CHETOGENICA e dei suoi effetti benefici per l’Emicrania?

 La dieta chetogenica è basata sulla severa restrizione dell’apporto di carboidrati e sul consumo di alimenti in cui predominano la componente lipidica e proteica, in proporzioni che variano a seconda del modello e dello scopo della dieta.

 La condizione di chetosi che si instaura in seguito a una dieta ben elaborata comporta una serie di adattamenti che sono molto simili a quelli che si hanno durante un digiuno prolungato, ma senza intaccare anche la componente proteica, che viene invece risparmiata  grazie all’apporto di proteine e lipidi garantito dai pasti.

 L’utilizzo di acidi grassi come substrato preferenziale da parte degli epatociti aumenta la produzione di corpi chetonici a livelli tali da renderne possibile l’utilizzo come substrato energetico da parte del tessuto muscolare scheletrico e cardiaco e, soprattutto, dal cervello, riducendone così la stretta dipendenza dalla disponibilità di glucosio.

 Tra i corpi chetonici già Il beta-idrossi-butirrato (BHB) è in grado, nel contesto di una dieta chetogenica, di:

 

  • aumentare il metabolismo cerebrale
  • ridurre l’eccitabilità neuronale
  • ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione

 portando ad una netta riduzione o scomparsa di tutti i sintomi dell’attacco cefalgico.

 

 CONCLUDENDO:

  •  Valutazione di eventuali condizioni trigger e stili di vita scorretti
  • Cibi trigger
  • Dieta antinfiammatoria e Controllo della resistenza insulinica
  • Dieta chetogenica

 

…Affidati a persone competenti, per il tuo mal di testa la soluzione c’è!     

Dott.ssa Simona Piccoli

 

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Obesità Infantile : Conseguenze sul comportamento del futuro adulto

Obesità Infantile : Conseguenze sul comportamento del futuro adulto

COME L’OBESITA’ INFLUENZA LO SVILUPPO CEREBRALE

Negli ultimi 40 anni, nel mondo, il numero di bambini e adolescenti obesi è aumentato di 10 volte. Un numero sconcertante che fa riflettere su quanto, nonostante ci sia una maggior informazione ed educazione alimentare – grazie ai media e alcune volte alla scuola – le abitudini della popolazione non siano poi tanto cambiate.

🧠 Precedenti studi hanno associato l’obesità infantile al rischio precoce di malattie cardiache e diabete di tipo 2. Partendo dal presupposto che i chili in eccesso influenzano il flusso sanguigno, i livelli di zucchero nel sangue e l’infiammazione, alcuni ricercatori, con a capo la dott.ssa Jennifer Laurent (professore associato presso l’Università del Vermont College of Nursing and Health Sciences, a Burlington) hanno voluto valutare quanto questi dati influiscano sul cervello in via di sviluppo.

✍🏻 Hanno raccolto informazioni da uno studio effettuato nel 2017, su bambini di nove e dieci anni in ventuno siti negli Stati Uniti, sullo sviluppo del cervello degli adolescenti.

⚖️ Furono pesati circa 3.200 bambini e successivamente sottoposti a una serie di pensieri e test di memoria. Agli stessi fu anche proposta una risonanza magnetica cerebrale. Del campione, circa il 13% dei bambini era in sovrappeso e il 15% obeso.

💡 In questi bambini lo strato della corteccia prefrontale, alle immagini della RMN, risultava più sottile del gruppo di controllo. L’effetto dell’assottigliamento era particolarmente evidente quindi in quell’area cerebrale che termina il suo sviluppo durante l’adolescenza, associata al processo decisionale, alla risoluzione dei problemi ed alla motivazione. Inoltre, è sempre questa area del cervello che funge da elaborazione del comportamento adattivo e controllo degli impulsi.

Questo ovviamente fa ben comprendere perché in adolescenza i ragazzi sono più istintivi, manca infatti la capacità di astrazione e conseguentemente la capacità di ragionare, organizzare le informazioni e decidere in modo congruo.

📰 Questi risultati sono stati pubblicati su JAMA Pediatrics a dicembre 2019. Lo studio è stato solo di osservazione, quindi si è constatata la correlazione tra peso corporeo e corteccia prefrontale ma al momento non è ancora possibile dimostrare causa ed effetto.

👐🏻 Sapere che il cervello dei bambini è unico, in rapido cambiamento e quindi fragile, può aiutare gli educatori ed i ragazzi stessi a gestire meglio i rischi e a cogliere le opportunità che il periodo offre.

👶🏻 Abituarlo sin dal grembo ad uno “stile di vita sano”, partendo in primis da una corretta alimentazione e successivamente indirizzandolo al movimento, lo favorirà ad avere meno problemi di salute fisica e mentale un domani.

Dott.ssa Francesca Vespasiano

PAGINA FACEBOOK  : Francesca Vespasiano – La Terapia del Movimento

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La Prevenzione inizia a Tavola!

La Prevenzione inizia a Tavola!

Il video che segue ce lo spiega in modo dettagliato.

Ai più temerari consiglio di seguirlo, ma essendo il linguaggio piuttosto tecnico mi permetto di riassumerne i punti a noi più utili.

La PREVENZIONE da ogni forma di infezione batterica e virale inizia anche, e soprattutto, A TAVOLA ! 🥗🍶

Ma da dove hanno origine le nostre Difese immunitarie? E come possono essere *stimolate ?

Il dr DEL BUONO 👨‍⚕ immunologo ed allergologo , ci parla di alcuni elementi chiave:

✅il primo sistema di difesa dell’organismo è la FEBBRE , che pertanto non va soppressa ma solo modulata , qualora dovesse superare i 38,5°C🤒
Come? Abiti leggeri e spugnature di acqua ed alcool su fronte, nuca, polsi e caviglie, soprattutto per i bambini.

✅l’organo immunologico per eccellenza è la ” pancia “, dove è contenuto il 70% delle nostre difese immunitarie… occorre, quindi tenere in salute l’ INTESTINO !!!

Perché si altera la flora batterica intestinale?

➡eccesso di ZUCCHERI, GLUTINE, CASEINA

STRESS, PAURA, ANSIA

E come fare per ripristinarla e conservarla in salute?

A TAVOLA :

🔶 alimenti fermentati come YOGURT e KEFIR 🍶

🔶ESTRATTI VEGETALI 🥒🥬🥦perché ricchi di Fibre Prebiotiche , nutrimento per eccellenza della nostra flora batterica intestinale.
Quindi SI a:
🔸 ESTRATTI di VERDURA con qualche frutto
🔸 Contorni di VERDURA ad ogni pasto

🔶 ACIDI GRASSI buoni per le nostre cellule immunitarie, che altrimenti non funzionano correttamente.
E dove si trovano?
🔸 OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
🔸OLIO DI SEMI DI LINO , CANAPA , AVOCADO
🔸 PESCE del nostro Mediterraneo 🐟
🔸 SEMI e FRUTTA SECCA tutti i giorni, in piccole quantità 🥜
🔸 BETA GLUCANI , polisaccaridi contenuti prevalentemente in cereali integrali e paeudocereali, quindi RISO INTEGRALE , AVENA , ORZO , FARRO
🔸 TRANS-RESVERATROLO , molecola contenuta in particolare nel GRANO SARACENO , quindi sì a pasta, pane, biscotti con farina di grano saraceno.
🔸 VITAMINA C sotto forma di ASCORBATO, quindi la forma contenuta soprattutto nel LIMONE . Via libera, allora, a SPREMUTE DI LIMONE, 🍋 LIMONE aggiunto in estratti e contorni di verdure

LONTANO DALLA TAVOLA:

🔶 DIGIUNO periodico supportato da soli liquidi

🔶 Dose giornaliera e abbondante di:
🔸 RIPOSO
🔸 UMORISMO
🔸 SERENITÀ
🔸 AFFETTI
🔸 SOLE☀e NATURA

GUARDA IL VIDEO !

Coronavirus : inteviste dell’Ordine dei Biologi ad esperti di Immunologia e Genetica Predittiva

 

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