Cefalea Tensiva, Emicrania e Alimentazione

Cefalea Tensiva, Emicrania e Alimentazione

La cefalea tensiva e l’emicrania sono condizioni neurologiche complesse e multifattoriali a cui contribuiscono numerosi fattori: predisposizione genetica, stile di vita, suscettibilità individuale, e tutta una serie di fattori BIO-PSICO-SOCIALI

 

Alla base dei sintomi e segni di un attacco di cefalea tensiva o emicrania, tuttavia, c’è sempre un’infiammazione di specifici neuroni del sistema nervoso, per cui è estremamente utile orientarsi verso un regime nutrizionale che lavori proprio sull’INFIAMMAZIONE, e che prevede, nello specifico:

  1. riduzione graduale ma veloce o eliminazione immediata di zuccheri, dolci, bevande gassate, insaccati, carboidrati industriali o raffinati, carni rosse, cibi con glutine e glutammato di sodio, alcool, grassi idrogenati e trans, latticini e derivati;
  2. consumo pieno di verdure, fibre e legumi;
  3. bilancio corretto tra grassi omega 3/omega 6, quindi riduzione di olii di semi ed aumento di consumo di frutta secca, pesce e vegetali ricchi in omega 3;
  4. Consumo di OLIO DI OLIVA, eliminazione di margarina, riduzione di burro ed altri condimenti

 

I CIBI TRIGGER

 Il quadro nutrizionale è arricchito dalla presenza di cibi TRIGGER dell’attacco cefalgico che andranno evitati:

 1.Glutammato monosodico: zuppe pronte, dadi o brodi granulari, Proteine animali e vegetali idrolizzate, Estratti o idrolizzati di piante proteiche (soia, piselli), Sodio caseinato; Calcio caseinato; Estratto di Lievito; Avena idrolizzata. In generale la maggior parte degli insaporitori e dei cibi in vendita già pronti/precotti/insaporiti/conditi ecc…

 2.Cibi con caffeina: caffè, cioccolato, coca cola (in alcuni pazienti il caffè è benefico)

 3.Cibi contenenti TIRAMINA: formaggio, vino rosso, carni processate, salumi

 4.Cibi con conservanti come il Nitrato di Sodio: Salumi, insaccati, carne in scatola, wurstel

 5.Aspartame contenuto nelle bevande light ed in tanti prodotti «sugar free»

 

 Un quadro più complicato:

LE CONDIZIONI TRIGGER

 Esistono ovviamente delle condizioni specifiche di ciascun individuo da tenere in considerazione e da investigare, perché la buona riuscita della dietoterapia dipende anche dal trattamento del substrato etiopatogenetico.

 Aspetti, pertanto, che vanno ATTENTAMENTE VALUTATI in pazienti con attacchi cefalgici sono:

 1.Carenze Vitaminiche: (B2, B6, B9, B12), Vitamina C, Vitamina E

 2.Carenze di minerali: Magnesio, Calcio, Ferro

 3.Disidratazione

 4.Presenza di Allergie (nichel o alimenti)

 5.GlutenSensitivity(escludere prima una celiachia)

 6.Anomalie del microbiota

 7.Ipoglicemie reattive

 8.Fluttuazioni pressorie

 9.Deprivazione di sonno

 10.Stress cronico

 

 La sindrome metabolica, per esempio, è presente nel 21,8% dei pazienti che hanno emicrania con aura e nel 16,8% degli altri ed è correlata allo sviluppo di forme croniche di emicrania.

 

Ormai sono numerosissimi gli studi che dimostrano quanto:

  • migliorare il peso
  • controllare fluttuazioni pressorie
  • controllare i parametri di rischio CV

 conduca a:

  • riduzione dell’infiammazione sistemica
  • riduzione dell’emicrania.

 

 Ma non finisce qui…

 Sempre più studi suggeriscono che l’emicrania potrebbe essere -almeno parzialmente -una sindrome da deficit energetico cerebrale e che l‘ attacco acuto sia una risposta all’aumento dello stress ossidativo e/o all’ipometabolismo cerebrale.

 

Cosa significa tutto questo?

Significa che approcci terapeutici mirati alla modulazione del metabolismo cerebrale troverebbero una giustificazione al loro utilizzo.

 

 La DIETA CHETOGENICA

Hai mai sentito parlare della DIETA CHETOGENICA e dei suoi effetti benefici per l’Emicrania?

 La dieta chetogenica è basata sulla severa restrizione dell’apporto di carboidrati e sul consumo di alimenti in cui predominano la componente lipidica e proteica, in proporzioni che variano a seconda del modello e dello scopo della dieta.

 La condizione di chetosi che si instaura in seguito a una dieta ben elaborata comporta una serie di adattamenti che sono molto simili a quelli che si hanno durante un digiuno prolungato, ma senza intaccare anche la componente proteica, che viene invece risparmiata  grazie all’apporto di proteine e lipidi garantito dai pasti.

 L’utilizzo di acidi grassi come substrato preferenziale da parte degli epatociti aumenta la produzione di corpi chetonici a livelli tali da renderne possibile l’utilizzo come substrato energetico da parte del tessuto muscolare scheletrico e cardiaco e, soprattutto, dal cervello, riducendone così la stretta dipendenza dalla disponibilità di glucosio.

 Tra i corpi chetonici già Il beta-idrossi-butirrato (BHB) è in grado, nel contesto di una dieta chetogenica, di:

 

  • aumentare il metabolismo cerebrale
  • ridurre l’eccitabilità neuronale
  • ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione

 portando ad una netta riduzione o scomparsa di tutti i sintomi dell’attacco cefalgico.

 

 CONCLUDENDO:

  •  Valutazione di eventuali condizioni trigger e stili di vita scorretti
  • Cibi trigger
  • Dieta antinfiammatoria e Controllo della resistenza insulinica
  • Dieta chetogenica

 

…Affidati a persone competenti, per il tuo mal di testa la soluzione c’è!     

Dott.ssa Simona Piccoli

 

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Falsi miti sull’emicrania

Falsi miti sull’emicrania

L’emicrania è il disordine neurologico con l’impatto più alto al mondo in termini di giorni vissuti con dolore e disabilità. Sembra incredibile ma esistono ancora dei veri e propri miti sull’emicrania che vanno del tutto affrontati e chiariti.

Sfatare questi miti è già un vero e proprio rimedio terapeutico per chi ne soffre!

Mito numero 1: l’emicrania è causata da stress, depressione o altri fattori psicologici.                               

Errato: perché l’emicrania è un disordine neurologico e non psicologico!                                                 

 L’emicrania è causata da caratteristiche specifiche del sistema nervoso centrale di chi ne soffre. Alcune aree cerebrali delle persone con questa forma di cefalea tendono a una instabilità funzionale a cui si associa una ipersensibilità e iperreattività del sistema nervoso, magari sottoposto a stimoli e fattori esterni.    L’emicrania è una condizione neurologica molto debilitante. Può facilmente diventare cronica e impedire tutti gli aspetti della vita di una persona: lavoro, famiglia, qualità della vita, rapporti interpersonali e tempo libero. È una belva insaziabile che aggredisce ogni aspetto dell’esistenza di chi ne soffre. Questo effettivamente può facilitare la comparsa di disagi psicologici, come l’ansia o la depressione che spesso si associano a tale forma di cefalea ma senza relazione di causa-effetto.

Molte persone che soffrono di emicrania si rivolgono a vari specialisti e/o figure di ogni sorta spendendo tempo, risorse economiche e fisiche. Non tutti i professionisti sanitari sono preparati per capirla e gestirla al meglio. Pensare che tutto sia un problema psicologico è un grave errore. Ecco perché è importante rivolgersi a medici neurologi esperti in cefalee e a fisioterapisti/osteopati che la sanno trattare seriamente.

Mito numero 2: tutti i medici sanno diagnosticare e trattare l’emicrania.:                                                     

Errato: le statistiche mostrano che, in media, soltanto 1 medico su 20 è esperto in cefalee ed è in grado di diagnosticare e saper gestire terapeuticamente in modo corretto e aggiornato l’emicrania senz’aura, l’emicrania senz’aura mestruale, l’emicrania con aura e l’emicrania cronica.                                                       

Le persone che soffrono di emicrania nelle sue varie forme sono circa il 12% della popolazione mondiale! Di queste persone solo il 26% che effettua delle visite mediche riceve una diagnosi valida con relative cure. Solo 1 persona su 2 ottiene una qualche forma di terapia che sia minimamente efficace. Il sistema sanitario non conosce e affronta l’emicrania nel modo appropriato, ecco perché son sempre più necessari centri specializzati, o network di professionisti esperti.

Mito numero 3:devi fartene una ragione”!                                                                                                     

Quando si parla di emicrania, la risposta standard di molti professionisti sanitari è che sia una “malattia per tutta la vita”.                                                                                                                                                                

Errato: l’emicrania è un disordine e non una malattia perché non esiste ad oggi nessuna causa patologica specifica a giustificare tale affermazione. Non ci sono infatti lesioni del sistema nervoso, né virus o batteri o malformazioni patologiche. Esistono trattamenti, strategie e terapie che possono contenere tale disordine neuro-funzionale, diminuire i sintomi e la disabilità fino a garantire una qualità della vita accettabile. È un percorso difficile che necessita un percorso multidisciplinare e un cambiamento serio del proprio stile di vita. E’ altrettanto vero che non esiste una cura miracolosa, una pillola speciale che possa risolvere il problema in modo definitivo e rapido, ma attraverso un percorso terapeutico multidisciplinare si può avere una reale diminuzione della frequenza degli attacchi, una mitigazione della loro intensità e durata e una migliore risposta ai farmaci stessi!

Mito numero 4: l’emicrania non è pericolosa per la propria vita.

Errato: chi soffre di emicrania è esposto a vari rischi per la propria salute! Sembra incredibile da credere ma tra le persone sotto i 45 anni che hanno un ictus ben il 27% è dovuto all’emicrania. Un dato inquietante che dovrebbe far riflettere è che, negli USA, la quarta causa di morte è proprio l’ictus.                                        L’emicrania ha un impatto devastante sulla qualità della vita. Oltre ai sintomi e disabilità, può comportare situazioni di mobbing sul lavoro, problemi nei rapporti interpersonali e sociali.

 

Si tende a giudicare negativamente chi soffre di emicrania, additandola come persona che non sopporta lo stress, non è abbastanza forte o sicura di sé.                                                                                                             

Gli studi scientifici dimostrano come questi 4 miti siano assolutamente falsi.

Se soffri di emicrania e sei una persona a rischio è opportuno rivolgersi il prima possibile a professionisti esperti e intraprendere un percorso terapeutico integrato e multidisciplinare.

 

 

Per saperne di più leggi l’articolo completo  :

https://www.clinicadelmalditesta.it/falsi-miti-dellemicrania/ 

 

 

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Caso Clinico: il racconto di Michela

Caso Clinico: il racconto di Michela

 

Michela 50 anni, restauratrice.

Da quando ne ho memoria il mal di testa accompagnava ogni mio malanno, ma quando ero piccola non si dava molta importanza alla cosa perché la convinzione generale era che confondessi le varie problematiche; se proprio necessario al caso si risolveva con un po’ di Tachipirina o le molto abusate gocce di Novalgina.

Ma ahimè questa mia problematica è continuata anche in adolescenza e con il crescere dell’età parallelamente aumentava il problema del male oscuro.

Mai nome fu più appropriato per un male che risucchiava le mie giornate costringendomi a letto tra dolori lancinanti al buio, al silenzio ed al digiuno dato che era immancabile anche il rovinoso vomito. Ognuno di noi ha provato cos’è il dolore fisico e non penso di esagerare se affermo che il mal di testa può essere catalogato tra i mali peggiori e invalidanti.

Tra i vari episodi mensili spesso sono ricorsa al pronto soccorso perché la terapia farmacologica da fare a casa,  con importanti dosaggi di antinfiammatori ed antidolorifici e persino oppioidi, risultava inefficace.

Nelle molte visite specialistiche mi sono sentita dire di tutto …”Signorina lei deve partire per un isola deserta, ma c’è una controindicazione ed è che prima o poi dovrà tornare…..” e nelle quali le sole terapie farmacologiche sembravano più devastanti del male stesso.

Terapie che, da non brava paziente o cavia, non me la sono sentita di seguire anche perché ero convinta che quella non fosse la strada giusta.

Il lavoro mi porta inoltre ad assumere posture sbagliate: posizioni che agevolano la ricerca di una più attenta concentrazione visiva e che mi obbligano a forzare sempre i soliti muscoli, così da indurmi ad assumere posture antalgiche errate che peggiorano maggiormente la situazione.

Negli anni ero diventata restia ed avevo perso fiducia anche nella fisioterapia perché i vari trattamenti si sono sempre ridotti ad un effimero benessere riferito al solo tempo della seduta.

Ma col tempo, oltre ai numerosi attacchi di emicrania mensili, si è associato uno stato di malessere generale con nausea, un’insostenibile rigidità del collo e della parte alta della schiena con formicolio alle mani, difficoltà a sollevare la testa e dolori lancinanti alla fine del movimento, persino il dormire peggiorava il mio stato di malessere.

Quando sono arrivata anche alle vertigini durante la guida, il ricorso ad una soluzione è stata urgente e necessaria.

Ricordo il giorno in cui mi sono recata nello studio fisioterapico del Dott. Lorenzo Rossi e che alla domanda di quali fossero i miei sintomi, l’elenco dei malanni erano bagnati da lacrime.

L’approccio che ha avuto mi ha dato subito fiducia e l’aspettativa non è stata delusa infatti grazie alla sua impeccabile preparazione, la grande esperienza e la corretta diagnosi, fin dalla prima seduta il miglioramento è stato tangibile.

Il suo è un nuovo approccio alla terapia è in sinergia con il paziente: la tecnica del trigger point e le sue manipolazioni vertebrali per le quali serve una totale fiducia del paziente nella bravura e capacità del fisioterapista hanno risolto tanti episodi problematici.

Inoltre l’insegnamento di specifici esercizi da fare a casa per potenziare la muscolatura del collo e per imparare a respirare e a rilassarsi hanno migliorato lo stato generale di benessere ma soprattutto hanno nettamente ridotto sia l’intensità che la frequenza degli attacchi. Ho scoperto anche che quella che credevo essere una sinusite in realtà era provocata dal mio problema.

Spero che la mia testimonianza possa aiutare coloro che si trovano nella mia stessa situazione.

 

 

 

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Se soffri degli stessi sintomi e problematiche contattaci subito al 3474964555 o nel form in basso e ci occuperemo di te con una terapia personalizzata ed efficace!

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