Vertigini : Trattamenti e Rimedi Manuali

Vertigini : Trattamenti e Rimedi Manuali

Con il termine vertigine si intendono infatti 2 condizioni peculiari:

  1. quella in cui il paziente sperimenta una sensazione di rotazione del corpo rispetto all’ambiente circostante (la vertigine soggettiva),
  2. quella in cui il soggetto ha la sensazione che l’ambiente ruoti rispetto al suo corpo (vertigine oggettiva).

La prima si associa verosimilmente a problemi neurologici centrali mentre la seconda a disordini infiammatori, meccanici o patologici del sistema vestibolare. Pertanto la terminologia più corretta sarebbe sindrome cervicale pseudo-vertiginosa.

 

La cervicale e il controllo motorio e posturale

I muscoli e le articolazioni cervicali forniscono continuamente al sistema nervoso informazioni fondamentali per il controllo motorio e posturale che può essere definito come la capacità di un soggetto di eseguire la miglior performance di movimento, con il dispendio energetico minore, mantenendo stabile la base di appoggio e l’orizzontalità dello sguardo.

Qualsiasi problema o disfunzione a carico dei recettori meccanici e nocicettivi cervicali comporta un’alterazione del controllo motorio e posturale con conseguenti segni e sintomi specifici tra cui i più comuni sono la cefalea e appunto la vertigine.

 

 

Sintomi delle vertigini da cervicale

La vertigine cervicale, o meglio i sintomi vertiginosi da cervicale hanno queste 3 caratteristiche fondamentali:

  • una frequenza episodica (mentre la vertigine vestibolare dipende strettamente dai movimenti della testa e del corpo),
  • possono durare minuti o ore (la vertigo vestibolare dura secondi o minuti),
  • i movimenti e i dolori del collo influenzano i sintomi (la vertigine vestibolare è influenzata da cambiamenti di posizione del corpo, rotolamenti nel letto, movimenti veloci della testa).

I sintomi vengono così descritti dalle persone affette,:

  • sensazione aspecifica di orientamento alterato, dunque disorientamento: “mi sento sbandare”, “barcollo” , “ooopppss dove siamo?”
  • instabilità posturale o sensazione vaga di disequilibrio da fermo: “è come se fossi ubriaco”
  • sensazione di leggerezza della testa
  • visione offuscata, nausea, dolori al collo
  • difficoltà di concentrazione e di lettura (le parole saltano sulla pagina)
  • alterazioni visive: il contorno degli oggetti sembra sfocato
  • difficoltà a camminare al buio o sulle scale – mal di testa (se la cefalea è già presente, può peggiorare notevolmente).

 

Vertigini da cervicale e rimedi manuali

 La terapia manipolativa ortopedica e osteopatica sono un rimedio molto efficace per le problematiche vertiginose di origine cervicale, a patto di rivolgersi a professionisti sanitari laureati e preparati. Le tecniche sono eseguite manualmente, senza alcun farmaco ovviamente.

Le principali tecniche di terapia manuale sono: 

  • tecniche di rilasciamento miofasciale che consistono in digitopressioni graduali e profonde, statiche o dinamiche, esercitate su articolazioni, muscoli e area fasciale relativa al fine di indurre per via riflessa nervosa, un miglioramento della vascolarizzazione e della mobilità, una riduzione della tensione tissutale e una stimolazione dei naturali meccanismi antidolorifici interni;
  • mobilizzazioni articolari specifiche sostenute accoppiate a movimenti naturali (SNAGS del Mulligan Concept)
  • manipolazioni articolari ad alta velocità (HVLA Thrust) utili per ottenere anch’esse per via riflessa nervosa, una riduzione delle tensioni muscolari, un aumento della mobilità articolare e una stimolazione neurale antidolorifica;
  • tecniche di dry cleaning o puntura a secco, cioè tecniche invasive intramuscolari eseguite su aree muscolari particolarmente tese e sintomatologiche al fine di ridurre la rigidità locale, ripristinare la mobilità e stimolare processi antinfiammatori e antidolorifici sia a livello del sistema nervoso periferico e centrale;
  • esercizi terapeutici posturali e tonici , semplici e pratici da eseguire in autonomia al lavoro e a casa, al fine di guadagnare ulteriori miglioramenti e mantenere i risultati nel tempo.

 Generalmente sono sufficienti poche sedute (4-6) per miglioramenti evidenti e significativi.

La terapia manuale aiuta a ridurre o eliminare le restrizioni di mobilità e funzionalità articolare, neurale e miofasciale che sono causa diretta o indiretta di nocicezione periferica e irritazione del sistema nervoso, e favorisce l’ottimizzazione funzionale locale e a distanza, migliorando il controllo senso-motorio e posturale.

 

 

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Per saperne di più leggi l’articolo completo  :

https://www.clinicadelmalditesta.it/vertigini-da-cervicale/

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Caso Clinico: il racconto di Michela

Caso Clinico: il racconto di Michela

 

Michela 50 anni, restauratrice.

Da quando ne ho memoria il mal di testa accompagnava ogni mio malanno, ma quando ero piccola non si dava molta importanza alla cosa perché la convinzione generale era che confondessi le varie problematiche; se proprio necessario al caso si risolveva con un po’ di Tachipirina o le molto abusate gocce di Novalgina.

Ma ahimè questa mia problematica è continuata anche in adolescenza e con il crescere dell’età parallelamente aumentava il problema del male oscuro.

Mai nome fu più appropriato per un male che risucchiava le mie giornate costringendomi a letto tra dolori lancinanti al buio, al silenzio ed al digiuno dato che era immancabile anche il rovinoso vomito. Ognuno di noi ha provato cos’è il dolore fisico e non penso di esagerare se affermo che il mal di testa può essere catalogato tra i mali peggiori e invalidanti.

Tra i vari episodi mensili spesso sono ricorsa al pronto soccorso perché la terapia farmacologica da fare a casa,  con importanti dosaggi di antinfiammatori ed antidolorifici e persino oppioidi, risultava inefficace.

Nelle molte visite specialistiche mi sono sentita dire di tutto …”Signorina lei deve partire per un isola deserta, ma c’è una controindicazione ed è che prima o poi dovrà tornare…..” e nelle quali le sole terapie farmacologiche sembravano più devastanti del male stesso.

Terapie che, da non brava paziente o cavia, non me la sono sentita di seguire anche perché ero convinta che quella non fosse la strada giusta.

Il lavoro mi porta inoltre ad assumere posture sbagliate: posizioni che agevolano la ricerca di una più attenta concentrazione visiva e che mi obbligano a forzare sempre i soliti muscoli, così da indurmi ad assumere posture antalgiche errate che peggiorano maggiormente la situazione.

Negli anni ero diventata restia ed avevo perso fiducia anche nella fisioterapia perché i vari trattamenti si sono sempre ridotti ad un effimero benessere riferito al solo tempo della seduta.

Ma col tempo, oltre ai numerosi attacchi di emicrania mensili, si è associato uno stato di malessere generale con nausea, un’insostenibile rigidità del collo e della parte alta della schiena con formicolio alle mani, difficoltà a sollevare la testa e dolori lancinanti alla fine del movimento, persino il dormire peggiorava il mio stato di malessere.

Quando sono arrivata anche alle vertigini durante la guida, il ricorso ad una soluzione è stata urgente e necessaria.

Ricordo il giorno in cui mi sono recata nello studio fisioterapico del Dott. Lorenzo Rossi e che alla domanda di quali fossero i miei sintomi, l’elenco dei malanni erano bagnati da lacrime.

L’approccio che ha avuto mi ha dato subito fiducia e l’aspettativa non è stata delusa infatti grazie alla sua impeccabile preparazione, la grande esperienza e la corretta diagnosi, fin dalla prima seduta il miglioramento è stato tangibile.

Il suo è un nuovo approccio alla terapia è in sinergia con il paziente: la tecnica del trigger point e le sue manipolazioni vertebrali per le quali serve una totale fiducia del paziente nella bravura e capacità del fisioterapista hanno risolto tanti episodi problematici.

Inoltre l’insegnamento di specifici esercizi da fare a casa per potenziare la muscolatura del collo e per imparare a respirare e a rilassarsi hanno migliorato lo stato generale di benessere ma soprattutto hanno nettamente ridotto sia l’intensità che la frequenza degli attacchi. Ho scoperto anche che quella che credevo essere una sinusite in realtà era provocata dal mio problema.

Spero che la mia testimonianza possa aiutare coloro che si trovano nella mia stessa situazione.

 

 

 

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Se soffri degli stessi sintomi e problematiche contattaci subito al 3474964555 o nel form in basso e ci occuperemo di te con una terapia personalizzata ed efficace!

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Sintomi e cura delle vertigini cervicali

Sintomi e cura delle vertigini cervicali

 

Le vertigini cervicali sono un tipo di vertigine che deriva, in parte, da una certa postura o movimento del collo.

Le persone con vertigini cervicali di solito lamentano vertigini aggravate dai movimenti della testa accompagnati da dolore alla cervicale e mal di testa. Una persona può sentirsi come se il mondo ruotasse attorno a sè, come se stesse girando, pur stando ferma.

Una persona con vertigini cervicali può presentare i seguenti sintomi :

 

  • perdita di coordinazione
  • perdita di equilibrio
  • mal di testa
  • mal d’orecchio
  • ronzio nelle orecchie
  • nausea
  • vomito
  • difficoltà di concentrazione

Le cause di vertigini possono essere diverse e il disturbo può essere causato da diverse strutture anatomiche. L’origine dei sintomi può essere dovuto a:

 

  • Le vertebre della cervicale e le strutture nervose ad esse connesse
  • Problema alla bocca e all’articolazione temporo-mandibolare (Disturbo alla motilità oculare)
  • Tensione muscolare della zona cervicale, della testa (es. muscolo sternocleidomastoideo) e delle spalle
  • Problemi all’orecchio interno Otoliti (sassolini di ossalato di calcio che si formano nell’orecchio interno)
  • Disturbi del sistema nervoso centrale e periferico
  • Ansia, stress, depressione
  • Alterazione del flusso sanguigno che porta il sangue alla testa e al cervello

 

Il trattamento delle vertigini cervicali è strettamente legato alla causa scatenante e va dal trattamento farmacologico fino ad arrivare all’intervento chirurgico (es.chirurgia dell’orecchio).

Il fisioterapista dopo un’attenta valutazione clinica è il professionista sanitario in grado di trattare tutte le problematiche relative alle problematiche di natura neuro-muscoloscheletriche. Un trattamento fisioterapico può includere diverse fasi terapeutiche in particolare nei quadri clinici più complessi in cui le vertigini sono anche associate alla cefalea ad altri dolori cervicali, disturbi dell’equilibrio, dell’attività vestibolare o del sistema oculomotorio.

 

Piano terapeutico può includere:

 

  • Terapia manuale per il recupero delle restrizioni articolare delle vertebre cervicali, dell’ articolazione temporo mandibolare.
  • Terapia mio-fasciale per il trattamento dei muscoli e fascia che generano i disturbi
  • Laserterapia per ridurre il dolore e l’infiammazione delle strutture coinvolte nel quadro clinico.
  • Riabilitazione propriocettiva per il ripristino dell’equilibrio
  • Pompage per allentare la tensione delle strutture
  • Esercizio o allenamento terapeutico

 

Prevenire la vertigine cervicale non è spesso possibile ma alcune abitudini ed esercizi possono aiutare a prevenire alcune cause. Ad esempio, l’esercizio dei muscoli del collo per migliore il reclutamento muscolare e ridurre la pressione nelle zone di maggior carico. Quando si è seduti, mantenere la testa, le spalle e la colonna vertebrale allineate può ridurre la pressione nel collo ed evitare l’usura delle strutture delicate. Il fisioterapista può aiutarti attraverso esercizi di rieducazione posturale specifici per il tuo caso.

Per saperne di più leggi l’articolo completo  :

https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/vertigini-cervicali/

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Vertigini di origine cervicale

Vertigini di origine cervicale

Le vertigini, insieme alla lombalgia, all’emicrania, e al dolore al collo sono una delle principali cause per cui i pazienti si recano dal medico di base. Questa condizione infatti ha un’incidenza del 7% sulla popolazione, e raggiunge il 45% nelle persone con un’età superiore ai 50 anni. Le cause possono riguardare il sistema nervoso centrale, il sistema vestibolare, problematiche di carattere infiammatorio, e anche disfunzioni di movimento del tratto cervicale, come nel caso della sindrome cervicale pseudo vertiginosa, in cui l’aspetto biomeccanico gioca un ruolo rilevante.

Alcune delle cause più frequenti possono essere:

 

  • Alterazioni e patologie riguardanti il sistema nervoso autonomo;
  • Problematiche cardiocircolatorie;
  • Disfunzioni del tratto cervicale, soprattutto nei segmenti alti da C0 a C3;
  • Problematiche al sistema nervoso centrale;
  • Alterazioni del movimento oculare;
  • Patologie del sistema vestibolare come la Sindrome di Meniere, le labirintiti, la V.P.B.P.;
  • Traumi cranici e del tratto cervicale;
  • Insufficienza dell’arteria vertebrale;

Spesso i pazienti che soffrono di vertigini  si esprimono con espressioni tipo: “oddio!! mi sento girare tutto”, “ho difficoltà a stare in piedi, seduto va un po’ meglio”, “se guardo verso l’alto e poi riabbasso lo sguardo mi inizia a girare la testa”.

I sintomi che comunemente accompagnano le vertigini:

 

  • Dolori al tratto cervicale;
  • Sensazione di nausea;
  • Alterazione dell’equilibrio da fermo e al movimento, spesso esacerbati quando si è al buio;
  • Alterazioni del movimento del tratto cervicale: limitazione dell’estensione, difficoltà nella rotazione…
  • Mal di testa;
  • Sensazione di pesantezza della testa e del collo;
  • Alterazioni della vista: visione offuscata.

 

 

In caso di vertigini il fisioterapista valuterà qual è la struttura alterata, elaborando il piano terapeutico che nel minor tempo possa garantire il massimo dei benefici al paziente. Ogni paziente, presenterà una forma di disfunzione specifica, in termini di percezione del dolore e alterazione del movimento, alla quale consegue uno specifico percorso riabilitativo.

 

Nei cicli terapeutici per le vertigini, il fisioterapista si avvale di:

  1. Tecniche di rilascio miofasciale: mirate principalmente per aumentare la mobilità dei tessuti molli. Possono essere applicate manualmente o con l’ausilio di diversi accessori tra cui gli IASTM.
  2. Tecniche manuali di mobilizzazione: per aiutare il paziente a ripristinare il movimento fisiologico. Le tecniche possono essere condotte dal fisioterapista (tecniche passive) oppure essere applicate in correlazione a una mobilizzazione attiva del paziente.
  3. Esercizi terapeutici di stabilizzazione del tratto cervicale: che hanno lo scopo di migliorare il controllo motorio del collo, rinforzando i muscoli stabilizzatori e migliorandone la loro attivazione;
  4. Esercizi terapeutici visuo-motori e vestibolari;
  5. Posture, talvolta con ausili specifici, per migliorare la fisiologia articolare della colonna.

Per saperne di più leggi l’articolo completo  :

https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/cervicale/vertigini-di-origine-cervicale/

 

 

 

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