Percorso Salute: L’efficacia del trattamento combinato

Percorso Salute: L’efficacia del trattamento combinato

Seguiamo il percorso di C.L. donna, 51 anni.

C.L. viene in studio perché ha necessità di liberarsi dei chili di troppo, non riesce più a muoversi come vorrebbe, è sempre stanca e affaticata, dorme male, non digerisce bene, alvo irregolare, ipertesa seppur senza terapia, spesso nervosa.

Tutti segni di una infiammazione cronica silente.

All’esame bioimpedenziometrico della composizione corporea presenta un’elevatissima percentuale di massa grassa e di liquidi, e l’angolo di fase, valore predittivo di “buona salute delle cellule”, fuori norma.

Iniziamo a modificare le sue abitudini alimentari, sperimentando grandi miglioramenti nel sonno e nelle capacità digestive.

Dopo 6 mesi C.L. perde 19 chili, passando daI 39% in peso di massa grassa ad un eccezionale 28%!!!

 Resta però invariato l’angolo di fase, e la massa muscolare inizia a dare lievissimi segni di cedimento.

Ad aprile C.L. inizia un percorso di allenamento funzionale con la nostra personal trainer, ed in soli 3 mesi perde altri 6,5 chili riportando un aumento di massa muscolare del 2 %, un miglioramento dell’angolo di fase che rientra nei parametri della normalità, ed un ulteriore riduzione di massa grassa, passando dal 28% a ben il 20%!

Contemporaneamente all’attività di Medical Fitness C.L. si sottopone a delle sedute di Fisioestetica con risultati in foto che non hanno bisogno di essere commentati.

Auguriamo a C.L. di continuare piacevolmente il suo percorso, mantenendosi ogni giorno attiva ed in forma!

Lo Staff del Percorso Salute

Dott.ssa Simona Piccoli – biologa-nutrizionista, diet-coach

Dott.ssa Alessandra Scarano – Fisioterapista

Dott.ssa Francesca Vespasiano – Chinesiologa

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Infiammazione, questa ormai non più sconosciuta

Infiammazione, questa ormai non più sconosciuta

Ovunque ormai si parla di INFIAMMAZIONE,

ogni patologia, secondo la letteratura scientifica, fa decisamente capo ad essa…

 L’INFIAMMAZIONE, in realtà, è un meccanismo di difesa innato, che costituisce una risposta protettiva nei confronti di azione dannose da parte di agenti fisici, chimici o biologici.

 E’, praticamente, lo strumento con cui il corpo si protegge dagli attacchi sia esterni che interni, eliminando la causa iniziale di danno e dando avvio al processo riparativo con rilascio di sostanze proinfiammatorie.

 

Ma allora perché l’infiammazione è un problema?

 L’infiammazione diventa un problema quando lo stimolo che la produce viene mantenuto nel tempo, ed i mediatori che hanno il compito di spegnerla  diventano essi stessi pro-infiammatori, creando un circolo vizioso infinito.

 

Infiammazione – Quali le cause?

 Le cause dell’infiammazione possono essere sia interne che esterne al soggetto.

 Le cause esterne sono riferibili a:

  • infezioni,
  • patologie autoimmuni,
  • lesioni tissutali da corpo estraneo,
  • inquinamento atmosferico.

 

Cause esterne, ma anche dipendenti dal soggetto, sono:

  • stile di vita poco sano,
  • alimentazione scorretta,
  • stress cronico,
  • immobilità o eccessiva attività fisica.

 Perché la nostra dieta può essere proinfiammatoria?

  •  perché porta all’OBESITA’, ed il grasso viscerale è infiammato e infiammatorio;
  • perché apporta molecole che affaticano il fegato;
  • perché è povera di agenti antinfiammatori (frutta, verdura, cereali, integrali, grassi buoni);
  • perché è uno stimolo potente alla produzione di insulina.

 Perché un’attività fisica inesistente o inappropriata è proinfiammatoria?

 

  • Perché il nostro corpo è programmato per muoversi, e se non lo fa il funzionamento si altera portando al manifestarsi di patologie;
  • Perché un’attività fisica eccessiva e non calibrata porta ad un invecchiamento precoce con fenomeni tipici dell’infiammazione.

 

Ma anche lo stress psicologico prolungato è proinfiammatorio

  In quanto può attivare gli stessi percorsi di un’infezione o un trauma mantenendo elevati i livelli di cortisolo e catecolamine…

 

Ecco perché parliamo di PERCORSO BENESSERE…

È necessario prendersi cura di sé stessi a tutto tondo, considerando i singoli pezzi del puzzle per rimettere insieme il quadro migliore possibile!

Seguici: parleremo della storia clinica di C.L. e del suo percorso Benessere!

Dott.ssa Simona Piccoli – biologa-nutrizionista, diet-coach

 

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Emodiversità : pensiero positivo e infiammazione sistemica

Emodiversità : pensiero positivo e infiammazione sistemica

SII L’ARTEFICE DELLA TUA SALUTE

“Ci sono crescenti testimonianze che le risposte infiammatorie possono aiutare a spiegare come le emozioni si manifestano sotto la pelle, per così dire, e contribuire alla suscettibilità delle malattie. I nostri risultati suggeriscono che avere un ricco e diverso ‘corollario’ di emozioni positive possa beneficiare alla salute in termini di bassi livelli di infiammazione”.
💬 Questo è quel che ha dichiarato Anthony Ong, professore di sviluppo umano e gerontologia presso la Cornell University ed il Well Cornell Medical College a seguito dello studio “Emodiversity and Biomarkers of Inflammation” (rivista online Emotion, 22 Giugno 2017).
🔦 Insieme al suo gruppo di studio, Ong, ha evidenziato come le persone che sperimentano un’ampia varietà di emozioni positive sembrano avere livelli inferiori di infiammazione sistemica.
I ricercatori hanno coniato il termine “EMODIVERSITA’” per sottolineare l’importanza di promuovere la varietà e l’abbondanza di emozioni positive su base giornaliera.
👉🏻 Le sedici emozioni di valenza positiva sarebbero: l’essere attivo, attento, divertito, il sentirsi a proprio agio, calmo, determinato, il provare entusiasmo, eccitazione, felicità, il sentirsi ispirato, allegro, interessato, orgoglioso, l’essere determinato, rilassato e forte.
Per determinare la diversità emotiva, hanno scelto 175 partecipanti e chiesto loro di raccontare, a fine giornata, la propria esperienza rispetto a queste sedici emozioni.
✍🏻 Hanno poi chiesto anche di valutare la propria esperienza rispetto a sedici emozioni di valenza negativa. Alcune di queste: timore, angoscia, sonnolenza, colpevolezza, irritabilità e tristezza.
Il grado in cui qualcuno aveva sperimentato una delle 32 emozioni giornaliere, positive o negative, è stato valutato mediante una Scala Likert da 1 (molto lievemente) fino a 5 (estremamente). L’Emodiversità è stata misurata in un periodo di 30 giorni e categorizzata per numero di volte e grado a cui si è verificata ogni emozione.
🔬 Dopo che l’esperimento è stato completato, i campioni di sangue sono stati presi e testati per tre biomarcatori di infiammazione come l’interleuchina-6 (IL-6), la proteina C-reattiva (PCR) ed il fibrinogeno (o fattore I della coagulazione).
✅ I ricercatori hanno così concluso che una maggiore diversità di emozioni positive quotidiane è stata correlata ad una minore infiammazione sistemica.
🧘🏻‍♂️ In riferimento ad una ulteriore connessione tra abitudini di vita e infiammazione, una recente analisi sistematica di oltre un decennio, ha rilevato che pratiche come lo yoga, la meditazione ed il thai chi riducono le citochine pro-infiammatorie e riducono i geni legati all’infiammazione.

Dott.ssa Francesca Vespasiano

PAGINA FACEBOOK  : Francesca Vespasiano – La Terapia del Movimento

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