Paziente donna Micaela di P. di anni 25, impiegata, scarsa attività fisica.

 

Da circa 5 anni soffre di mal di testa (senza una diagnosi precisa), con frequenza ¾ attacchi al mese, durata 2gg in media;  familiarità positiva (mamma, e due zii).

Riferisce peggioramento nell’ultimo anno. Trattamento esclusivamente farmacologico, spesso abusandone e complicandone la sintomatologia.

 La paziente riferisce di essere sensibile agli odori, alla luce, alla confusione; spesso nausea, vomito e sindrome vertiginosa, situazioni estremamente condizionanti e limitanti la sua vita sociale.

Alla valutazione iniziale appaiono limitati alcuni movimenti fisiologici come le rotazioni e l’estensione cervicale; vari muscoli del collo e della zona cervico-dorsale sono molto contratti e soprattutto alla palpazione ed al trattamento riproducono chiaramente I sintomi dolorosi, “accendendo” le aree specifiche del suo mal di testa (unilaterale a destra da esordio posteriore sulla cervicale). A livello articolare il tratto cervicale C2/C4, alla mobilizzazione si mostra rigida e causativa del dolore noto.

 Caratteristiche fenotipiche riscontrate: cefalea cervicale miofasciale con tratti anche di tipo cervicogenica.

 Alla paziente sono stati spiegati I meccanismi e la biologia del dolore secondo le recenti evidenze scientifiche, il comportamento della soglia di percezione e modulazione del dolore rispetto alle modificazione dei tessuti (pelle, muscoli ed ossa cervicali), che si andavano a trattare.

Sono state usate tecniche miofasciali di manipolazione dei tessuti molli (muscoli e fasce), e tecniche articolari sulle articolazioni intervetebrali cervicali e dorsali alte con varie intensità, rispettando la soglia di caricabiltà dei tessuti stessi.

 Sono state usate anche tecniche di rilassamento e di mindfullness. Parallelamente la paziente ha ripreso anche attività aerobica secondo dei parametri precisi di allenamento, così come ha seguito degli esercizi domiciliari specifici per il tratto cervico-dorsale.

Nelle ultime due sedute in studio sono stati eseguiti esercizi visuo-spaziali per il controllo fine della muscolatura flessoria ed estensioria cervicale.

 Il percorso terapeutico è stato svolto in cinque sedute: sono previste delle rivalutazioni a 4 mesi, mentre la paziente continuerà con gli esercizi e l’attività aerobica.

Il successo e la soddisfazione del trattamento stesso lo dichiarerà lei stessa!

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